FAI Attenzione!
EVITA di trovarti con un conto corrente on line aperto a TUA INSAPUTA.
Una falla nel sistema bancario?
Come spesso diciamo nei nostri articoli, ti chiediamo di leggere con attenzione fino alla fine, allo scopo di TUTELARTI.
Il fenomeno delle truffe on line da parte di sedicenti broker truffaldini, operanti nel settore del trading on line nei mercati del Forex e delle criptovalute, si è sviluppato a partire dal 2016 e cresce in maniera esponenziale.
Il modus operandi dei truffatori è sempre il medesimo:
l’ATTACCANTE (di base nell’est Europa) – il sedicente broker – contatta telefonicamente il RISPARMIATORE utilizzando una numerazione VoIP, e grazie a tecniche di persuasione miranti a creare empatia con il risparmiatore (la PREDA), riesce a creare in lui aspettative ed entusiasmo sulla certezza di ottenere rapidamente guadagni a doppia cifra.
Il risparmiatore viene portato ad investire denaro attraverso bonifici o transazioni in criptovalute in società abusive non abilitate alla raccolta di fondi presso investitori italiani.
Nell’ immediato la sensazione è di ottenere reali guadagni, MA i problemi sorgono quando si chiede di ritirare il proprio investimento.
Il truffatore inizia ad avanzare delle scuse, parla di insorte difficoltà, può dire che la pratica sarà seguita da una persona dell’ufficio preposto, allo scopo di allungare il tempo di attesa e continuare comunque a “tutelare il cliente” e mantenere la sua fiducia.
Esempi di scuse più utilizzati:
– (fantomatiche) tasse da pagare all’estero. RICORDA: le tasse sugli investimenti le paghi TU e solo tu.
– commissioni bancarie da versare a società terze, che nulla hanno a che vedere con il broker truffaldino.
– nuove tasse derivanti dalla guerra del momento
Sono scuse che, nella testa del Risparmiatore, del Truffato, della PREDA, suonano comunque come verosimili.
I problemi persistono e il broker mette in atto la seconda fase: LA TRUFFA NELLA TRUFFA.
Il risparmiatore viene ora contattato da uffici di recupero crediti del broker, da studi legali esteri fasulli, da istituzioni finanziarie fasulle.
La richiesta è sempre la stessa: effettuare nuovi pagamenti per ottenere il rimborso del proprio investimento iniziale.
Il RISPARMIATORE passa dallo stato di EUFORIA a quello di ANSIA e DISPERAZIONE. E continua a sbagliare.
Il risparmiatore prende coscienza di essere stato truffato e si attiva per tutelarsi legalmente. Si è concretizzata una truffa, con una conseguente perdita economica.
Ma al truffatore interessa solo il denaro del risparmiatore?
NE SEI PROPRIO SICURO?
Il vero patrimonio del truffatore sono i documenti anagrafici personali dell’investitore raggirato. Con tali documenti il truffatore riesce a rinforzare la rete di sistemi illeciti con i quali persegue il suo scopo ultimo, ovvero raggirare altre persone.
Grazie ai documenti anagrafici della vittima, l’ATTACCANTE ha diverse opzioni:
– attivare una sim card presso un operatore telefonico;
– attivare un account whatsapp e utilizzarlo per contattare nuove vittime, sfruttando una maggiore credibilità data da una numerazione mobile non VoIP;
– aprire società estere a nome del risparmiatore per dare vita a nuovi broker abusivi;
– aprire conti correnti bancari presso istituti di credito on line.
L’apertura di più conti correnti intestati alla vittima, è il maggior vantaggio che il truffatore trae dalla truffa iniziale, in quanto li utilizza nella seconda fase del suo disegno criminale: “la truffa nella truffa”.
In questa fase, il truffatore chiede ulteriori denari per sbloccare l’investimento originario, fornendo numerosi IBAN italiani, di conti correnti intestati a ignari investitori, dove versare quanto richiesto. I conti correnti on line sono aperti presso banche primarie italiane e in uso al truffatore.
Veniamo alla domanda più importante:
MA è veramente così facile per il truffatore aprire un conto on line intestato ad una altra persona?
Per rispondere, entriamo nel dettaglio delle procedure bancarie.
COSA È NECESSARIO per finalizzare l’apertura di un conto corrente on line?
– fornire i propri documenti anagrafici,
– fornire un numero di telefonia mobile
– in ultimo, è necessario IDENTIFICARSI ai sensi della normativa anti riciclaggio e dell’adeguata verifica della clientela.
…Per fare ciò, la maggior parte delle banche prevede, permette, richiede il RICONOSCIMENTO tramite bonifico bancario, emesso da un altro conto corrente INTESTATO AL MEDESIMO SOGGETTO.
Appare ovvio come il TRUFFATORE non possa scegliere l’identificazione a mezzo videochiamata o utilizzo del proprio SPID se sta fingendo di essere un’altra persona…
Quindi, se il truffatore ha già aperto illegalmente un conto corrente on line intestato ad un ignaro investitore, può aprire infiniti conti correnti on line identificandosi con un semplice bonifico bancario.
Per entrare nel “circolo” dei conti correnti on line, è però necessario un “conto corrente zero”, conto aperto presso una filiale fisica con riconoscimento visivo del titolare in filiale bancaria. Senza un conto corrente fisico intestato all’ ignaro investitore, il truffatore non potrà mai aprire conti correnti on line, in quanto l’UNICA modalità per effettuare l’identificazione che può scegliere, è il bonifico bancario proveniente da un conto corrente arrecante la stessa intestazione.
Il truffatore non può sostituirsi visivamente al risparmiatore, fingendosi un’altra persona ingannando una filiale bancaria fisica.
Il punto fondamentale è che tutto ciò accade egualmente, con una evidente “falla” nel sistema bancario italiano, che il truffatore conosce ed aggira facilmente.
LA SOLUZIONE ALLE ESIGENZE DEL TRUFFATORE: gli istituti di credito italiani dovrebbero richiedere l’identificazione tramite doppio documento di identità, identificazione in videochiamata in real-time, e richiesta di autenticazione tramite SPID (il cosiddetto 2FA).
In questo modo il truffatore non avrà possibilità di accedere al sistema bancario illecitamente a nome di ignari investitori.
LE CONCLUSIONI: le truffe del trading on line hanno conseguenze spesso ben più gravi della mera perdita economica. Quando si è consci di essere stati truffati, bisogna IMMEDIATAMENTE notiziare le autorità giudiziarie competenti e richiedere nuovi documenti per evitare spiacevoli conseguenze.
Sulla base di dati concreti e casistiche gestite nel corso del 2024, stimiamo la presenza di circa 10.000 conti correnti accesi presso banche italiane, all’insaputa delle effettive persone fisiche, che non sanno che vivranno situazioni più gravi della truffa economica.
LE TRUFFE PIÙ COMUNI?
– Trading on line
– Piattaforme di “lavoro” dove l’utilizzatore deve compiere azioni quotidiane (guardare video, mettere link a post, like a prodotti, etc…) per ottenere una semplice remunerazione.
Daniele Pistolesi
Presidente Associazione Afue
In allegato screenshot relativi a conversazioni con il truffatore, il quale non esita a fornire continuamente coordinate bancarie di conti correnti intestati a ignari investitori, asserendo l’esistenza di migliaia di conti correnti aperti illecitamente.
Se pensi di aver vissuto una truffa di questo tipo e non sai come tutelarti, contattaci compilando il modulo sul sito dell’Associazione. Contatti