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Investimenti in criptovalute, acquisto di spazi pubblicitari e videoconferenze per convincere i potenziali investitori a versare denaro per il primo reality Lbgtq da girare in Brasile per essere venduto a Netflix. Sono questi gli ingredienti di una truffa che sarebbe stata architettata da un imprenditore di Biella e che è stata denunciata da 35 persone rappresentate da Afue